UN COLONNELLO NELL'ARTE
Ogni concorso
qualitativamente importante, di qualsivoglia genere, per regola deve essere
presieduto da una giuria altrettanto importante a garantirne regolarità e
massima serietà. Non deroga da questa regola il Premio Art-e 2016 di Veroli,
contest di arti visive contemporanee, nelle sezioni di Pittura,
Scultura-installazioni e Fotografia. Per entrare nel vivo di un evento che si
preannuncia fondamentale per la crescita e visibilità della cittadina ernica e
non solo, chi scrive ha ritenuto doveroso conoscere le eccellenze che avranno
il compito di grande responsabilità, quello cioè di individuare, selezionare ed
infine premiare le opere di artisti partecipanti, nell’obiettivo di far
emergere personalità finora nascoste o non sufficientemente valorizzate.
Ad aprire la carrellata di interviste-conversazioni è stata
la disponibilità, tra i suoi tanti impegni istituzionali, del Tenente
Colonnello della Guardia di Finanza, Massimo Rossi, ora di stanza a Grosseto
con l’incarico di “Capo Ufficio Comando”. Ciociaro di nascita, ma ormai
cosmopolita per lavoro e per vocazione, Rossi si è arruolato nel Corpo
giovanissimo, salendo tutti i gradini della gerarchia gallonata (finanziere,
sottufficiale e ufficiale) fino a raggiungere il grado odierno. Laureato in
Economia e Management con specializzazione in gestione e valorizzazione del
patrimonio museale, ha operato per molti anni a capo delle Sezioni e poi del
Gruppo deputato alla difesa del patrimonio culturale, incominciando dalla
Tenenza di Tarquinia, dove ha potenziato il dispositivo di vigilanza sui
compendi archeologici per il contrasto agli scavi clandestini in Etruria
meridionale. Nel 2000 viene trasferito presso i Reparti Speciali, dove
consolida l’esperienza operativa con la Magistratura attraverso il sistema delle
rogatorie internazionali volte al rimpatrio di opere trafugate. Ha collaborato
con la Facoltà di Fisica Energetica de La Sapienza – Università di Roma,
partecipando al board scientifico di numerosi progetti correlati
all’Archeometria, nella lotta alla contraffazione dei beni culturali presenti
nell’indotto antiquario.
Con i militari dell’A.R.T. (Art Recovery Team) ha
attraversato gli oceani recuperando capolavori esportati illecitamente in
territorio estero, poi restituiti alla fruizione pubblica nazionale. Ma come da
sua stessa ammissione l’operazione più emozionante è stata, soprattutto per un
intrinseco valore affettivo legato alla sua terra di origine, quello del c.d.
“Sarcofago delle Quadrighe”, un unicum di officina funeraria romana di età imperiale
che era stato asportato nel 1991 dall’altare della pieve di San Tommaso e
rinvenuto a Londra, presso un antiquario. L’università del Sannio e
l’Amministrazione Provinciale di Benevento lo hanno più volte coinvolto nel
progetto culturale “Discorsi visivi. Idee in arte”, giunto ormai alla terza
edizione.
Personalità poliedrica, alterna agli incarichi
istituzionali, quelli legati alle passioni che coltiva fin da ragazzo, per
l’Arte e la Scrittura. Con il nom de plume “Rossi Ruben” è direttore di collane
editoriali e autore di saggi scientifici e di critica d’arte moderna e
contemporanea, specie per i contest che coinvolgono artisti emergenti di cui è
scopritore e mentore. Appassionato estimatore delle correnti artistiche del
secondo Novecento, in particolare del recente contemporaneo, in collaborazione
con numerosi altri critici, tra i quali Claudio
Strinati, Lorenzo Canova e Francesco Giulio Farachi, curerà a breve altre
iniziative editoriali legate a manifestazioni, in Italia e all’estero, presso
gli Istituiti Italiani di Cultura, con la finalità di individuare e selezionare
“il nuovo che avanza”, stesso obiettivo che si è posto il Premio Art-e di
Veroli e di cui Il Colonello Rossi sarà uno dei giurati di eccellenza.
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