PASSEGGIATE ARTISTICHE NEL BORGO DI FUMONE
“Si Fumo fumat, tota Campania tremat “ Se Fumone fuma, tutta
la Campagna trema! Fumone piccolo borgo
medievale di poco più di 2000 anime era nell'antichità rocca di avvistamento
delle incursioni normanne e saracene e di segnalazioni fumose per la Valle del Sacco perché posto su
un colle, dalla caratteristica forma di cono, a 793 m s.l.m, quindi visibile
anche da grande distanza e da ciò la nascita del suo nome. La leggenda vuole
che Tarquinio il Superbo vi si rifugiò dopo essere stato cacciato da Roma; nel
suo Castello venne imprigionato (1295) Papa
Celestino V, dopo la forzata abdicazione per ordine del suo successore
Bonifacio VIII ,che ne temeva l'autorità, e dove si trova anche la sua cella- tomba.
Passato alla storia come il Papa del “gran rifiuto”, collocato dalla penna di
Dante Alighieri nel III Canto dell’Inferno, fu riabilitato dal Petrarca nel De
vita solitaria. Un breve cenno storico per introdurre l’avvenimento che si è svolto
oggi ( 17 luglio) lungo i suoi
caratteristici vicoli in pietra, ammorbiditi da cascate di fiori
onnipresenti in balconi, su davanzali,
davanti a portoni, abbarbicati ai muri e cioè la rassegna EN PLEIN AIR
“Passeggiate culturali e pittura”. Organizzata dall'Associazione culturale "IL GUITTO" è una delle tante
tappe artistico-gastronomiche che punteggeranno l’estate fino a settembre. Vari artisti locali hanno esposto i loro
lavori pittorici e scultorei nel labirinto di viuzze, permettendo così anche ai
turisti, di scoprire angoli nascosti, ma ugualmente suggestivi. Un borgo quello
di Fumone che merita di essere tappa turistica per l’aria salubre, la buona
cucina tradizionale e per la storia che si respira ad ogni cantone di via. Meta d’obbligo è senza dubbio il suo Castello che racchiude la casa-museo di
Giuseppe Marchetti Longhi importante archeologo romano, in cui si trovano
ancora intatti gli arredi del XIX sec. e collezioni di interesse storico e
antropologico, nonché un caratteristico giardino pensile all’italiana di circa
4000 mq. Fumone da scoprire anche nelle
sue chiese antiche di cui la chiesa-madre è la Collegiata della SS. Annunziata
del XII sec., ma rimaneggiata nel Settecento e in cui si ammira l’effige della
Madonna del Perpetuo Soccorso a cui sono devotissimi i fumonesi. Non solo
Fumone è da scoprire, ma la Ciociaria intera con le sue peculiarità naturali,
architettoniche, eno-gastronomiche, perché ogni paese è un perla a sé stante di
una collana dimenticata troppo a lungo in un cassetto!
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