lunedì 20 aprile 2015

LUCA DE FILIPPO INCANTA FROSINONE

LUCA DE FILIPPO INCANTA FROSINONE


La stagione teatrale,  2014-2015, della città di Frosinone è giunta al giro di boa, ieri sera,  infatti,  l’ultima rappresentazione delle dieci in cartellone con un nome garanzia di successo,  Luca De Filippo  con Sogno di una  notte di mezza sbornia in un Nestor tutto esaurito.
Un titolo che richiama alla mente una commedia di W. Shakespeare, ma che col drammaturgo inglese non ha nulla a che vedere. Scritta nel 1933 da Athos Setti, conosciuta anche come L'AGONIA DI SCHIZZO, è la più celebre e rappresentata tra le sue commedie, tanto da essere ripresa da Ettore PETROLINI in un riadattamento in romanesco dal titolo LA FORTUNA DI CECE’, da Angelo MUSCO in dialetto siciliano intitolato LE PROFEZIE DI DANTE e da Eduardo DE FILIPPO in napoletano SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA, per l’appunto. Rappresentata la prima volta il 20 ottobre 1936 al Teatro Piccinni di Bari fu subito un grande successo tanto da restare nelle programmazioni  dei maggiori teatri italiani ininterrottamente fino al 1938 ( 8 novembre all’Eliseo di Roma).
Luca De Filippo è Pasquale Grifone un buon diavolo a cui piace alzare il gomito e quando beve fa strani sogni e in uno di questi gli appare il “sommo poeta” che gli dà quattro numeri da giocare al lotto ( 8-13-52-90)  e in più gli preannuncia il giorno in cui morirà e cioè tre mesi dopo la vincita , il giorno del suo compleanno alle 13. Grifone gioca e vince una grande somma (600 milioni) e se per la sua famiglia la vita cambia in meglio, per lui c’è solo l’attesa della morte. A nulla valgono i tentativi di sua moglie, di suo figlio Arturo e di sua figlia Gina, volti a spazzar via quella che considerano una sciocca superstizione. Il giorno annunciato da Dante, però, la famiglia si veste a lutto: tutti, ormai, sono convinti che quelli sono gli ultimi momenti di vita del capo di famiglia, anche perché Pasquale sostiene di sentirsi molto male. Si attende soltanto l'ora stabilita (le tredici) e, al suo scoccare, Pasquale, preso dal terrore, sviene ed è considerato morto. Entra quindi in scena il medico, il quale si rende conto immediatamente che Pasquale è vivo e sta benissimo. Questi, preso dall'euforia, invita il medico a pranzo, già preparato per il così detto “consolo”,  per festeggiare lo scampato pericolo, ma il medico declina l'offerta sostenendo di avere un impegno proprio alle ore tredici. Pasquale e la famiglia lo invitano a rimanere, convinti che le tredici siano ormai passate, ma il medico è implacabile: alle tredici mancano ancora cinque minuti….

Tutti i temi della tradizione teatrale napoletana  ( la famiglia, il gioco del lotto, la superstizione, la figlia scialba da sistemare, la miseria e la ricchezza, la vita e la morte) vengono affrontati con una comicità grottesca con momenti di puro macchiettismo sia da parte di De Filippo, che della bravissima e divertente Carolina Rosi nella sua caricatura di “parvenue” (la moglie di Pasquale), in una recitazione corale, con battute a raffica,  gestualità e mimica che sono il marchio di fabbrica dei De Filippo.  Anche i comprimari sono all’altezza dei protagonisti per simpatia e recitazione inappuntabile. Una commedia in fondo amara nel presa di coscienza di Pasquale-Luca  che i soldi  “fanno diventare intelligenti anche i cretini” riferendosi al figlio, che la moglie arricchita “sembra un albero di Natale” , che la figlia ha trovato finalmente un fidanzato che si spaccia per americano ma che invece è di Napoli, anzi “della provincia”…..insomma proprio “una schifezza di famiglia” che si è lasciata travolgere dalla fortuna senza pensare alla sua sofferenza di prossimo moribondo. Una comicità che è anche riflessione in un finale che non ha vera conclusione, lasciando agli spettatori libertà di scelta, questo il vero segreto del grande e intramontabile successo del teatro della famiglia De Filippo. Nell’intervallo fra i due atti il Sindaco Nicola Ottaviani è intervenuto  esprimendo la sua soddisfazione sulla qualità di questa stagione teatrale, garantendo un impegno che continuerà anche in estate con altre manifestazioni  per proseguire nel cammino affrontato di riqualificazione anche culturale della città al fine della sua crescita  perché  possa diventare vanto della ciociaria.

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