giovedì 4 febbraio 2016

KAIROS DI GIUSY MILONE











Dai “segni” di Fausto Roma alle “cere” di Giusy Milone, per il secondo appuntamento del nuovo anno alla Villa Comunale di Frosinone e la sua ARTE VISIVA CONTEMPORANEA. Un vernissage-sorpresa, ci si aspettava delle sculture invece gli occhi hanno potuto ammirare quadri nello stile informale alla Pollock, ma realizzati con colori di cera. Lo stile “informale” nasce nel dopoguerra (seconda guerra mondiale) sottraendosi al figurativo, alla geometria e al rigore matematico che caratterizzano l'Astrattismo e ne fu esponente di spicco Jackson Pollock, appunto. Una corrente dell’informale è l’action painting di cui la tecnica caratterizzante è il dripping, ossia sgocciolamento, ed è quello che connota i quadri della Milone. Uno sgocciolamento di cere colorate in vari strati, procedimento che potrebbe apparire casuale, ma che non lo è , nascendo da un concetto da sempre presente nella cultura occidentale, da Platone in poi: la polarità materia-forma, in cui vi è una precisa e studiata organizzazione della materia in forma. Nelle opere della Milone questo concetto è vivo e rappresentato con certosina maestria, nato da un bisogno di colore per prendere momentaneamente le distanze dalla monocromia della scultura per la quale è conosciuta nell’ambiente artistico. Lavori materici in cui l’immaginazione può creare “pareti di stalattiti”, “boschi con cascate”, “animali”, “miniere di pietre preziose”. La plasticità della cera, materiale compatto e corposo, assume qui una trasparenza emozionante nell’incontro dei colori, nella loro fusione e sovrapposizione e la visione è accompagnata dal suono cadenzato di una goccia che cade a simboleggiare la genesi della creazione , del Kairos ( “momento supremo”). La mostra chiuderà i battenti l’11 febbraio, ma resterà impressa a lungo nella memoria.








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