giovedì 10 novembre 2016

IL LATO IRRAZIONALE DI UN MANAGER: LUCIANO COSTANTINI




La lunga “pagina” delle interviste dedicata principalmente  ai componenti della giuria del Premio Art-e 2016 di Veroli è quasi ultimata, manca soltanto l’ultimo, ma fondamentale “tassello di questo mosaico”: LUCIANO COSTANTINI, ideatore e direttore artistico dell’evento. Non sarà però la solita conversazione-intervista, ma un mio personale omaggio all’ uomo e all’artista  che in questi recenti mesi di contatto lavorativo ho iniziato a conoscere e stimare da un punto di vista professionale, nonché umano.  Nato ad Alatri, fin da giovanissimo si è dedicato alla pittura e negli anni dell’adolescenza si  è avvicinato al mondo del fumetto e del design automobilistico; nel suo studio-galleria, il SEAC, a Veroli, vi è infatti il suo primo quadro (1981) ad olio raffigurante un’auto d’epoca, precisamente una “Rolls Royce Silver Shadow II”, posto come  memoria storica dell’inizio di un percorso artistico che prosegue tutt’oggi. Dotato di grande personalità e ancor più di volontà, Costantini, è artista- manager con il grande dono di saper guardare oltre nell’individuazione delle potenzialità artistiche più nascoste. Le sue opere sono state recensite da noti critici d’arte di livello nazionale e internazionale: Elena Gollini, Massimo Rossi Ruben, Viviana Vannucci,  Francesco Giulio Farachi.  Anche per la curatela delle mostre (collettive/personali), si annoverano partecipazioni di alto profilo sia nazionale che internazionale: Vittorio Sgarbi, Massimo Rossi Ruben, Viviana Vannucci, Giuliana Sarno, Roberta  Sole, Francesco Giulio Farachi, Augusto Ozzella, Gianluca Morabito. Partito negli anni ’80 con un discorso metafisico in cui l’elemento antropico  era associato alla paesaggistica tradizionale con l’inserimento della “scacchiera”, elemento introdotto da Kandinskij nel 1920 . Costantini, negli anni ’90,  si svincola progressivamente dal dato figurativo, in una ricerca di astrattismo che si risolve nella disgregazione dell’immagine  con l’uso della spatola per la quale dimostra particolare sensibilità. Un iter interiore e di sperimentazione lo fanno approdare alla pittura digitale odierna ed alla fotografia. Annoverato tra gli autori storicizzati, nel testo CriticArt, di lui dice la Vannucci: “…Luciano Costantini -- specie nelle opere dell’ultimo biennio – raggiunge un traguardo importante del suo percorso artistico : quello di convertire la proprietà rappresentativa delle immagini in linguaggio… la sua ricerca è un’indagine sperimentale dove elementi originariamente contrastanti tra loro si incontrano, si alimentano e si sublimano, dando vita ad un lessico mirabilmente polimorfico”. E ancora su di lui, Elena Gollini … “Costantini realizza composizioni ricercate e inedite, animate dalle passioni e dalle suggestioni delle idee e dei pensieri ”, per citare solo alcune delle lusinghiere critiche raccolte negli anni. Sempre alla ricerca del dato simbolico e del contenuto : “Tutto ciò che facciamo è in definitiva una razionalizzazione della nostra volontà, nulla più che una sintesi dei nostri desideri… Occorre investigare l’architettura del pensiero retrostante, che si situa nella fase ideativa dell’opera, perché diverso è il messaggio dell’artista. Le mie opere, come tutti i lavori di autori viventi  o contemporanei del mio tempo, sono composte da due elementi: il messaggio e la tecnica. Nel mio caso il messaggio è strutturato e supportato da una sintesi di forme e colori…Per fare sintesi, tuttavia, ci vuole studio, dedizione e soprattutto costanza…” Questo è l’artista Costantini, poi c’è l’uomo con il suo vissuto, il suo quotidiano, i suoi affetti che riesce a far coincidere, amalgamare con il suo impegno lavorativo sempre supportato dal sorriso, dalla pazienza, dall’ascolto dell’altro. Mai un attimo di cedimento in un’ operazione organizzativa assai complessa che necessita doti di diplomazia oltre che di grande apertura mentale per far convergere cose e persone nell’obiettivo finale del Premio Art-e , un sogno che dura da mesi e che sta per vedere la luce!

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