OMAGGIO DI FROSINONE A NINO MANFREDI
Il valore di Nino Manfredi nel panorama della cinematografia
italiana e internazionale è indiscusso e pur avendo per certi versi contribuito
a creare il clichè del ciociaro “burinotto e ignorante” con la sua macchietta del
"barista di Ceccano", la cui battuta "Fusse ca fusse la vorta
bbona" divenne subito un tormentone, la sua terra gli rende omaggio con un
concerto ( 30 APRILE ORE 18) alla Villa
Comunale di Frosinone intitolato: Music Movies “ Omaggio a Nino Manfredi”
nell' ambito della manifestazione CINEMA E CIOCIARIA .
Nato a Castro dei Volsci nel 1921, quando ancora era
provincia di Roma, da famiglia modestissima , non rinnegò mai le sue origini a
differenza di Marcello Mastroianni, altro ciociaro d.o.c. , sempre più restio a parlarne. Manfredi non fu solo attore, ma regista, sceneggiatore, doppiatore, scrittore
e cantante. Laureato in Giurisprudenza, per accontentare la famiglia, si
diplomò all'Accademia Nazionale d'Arte
Drammatica di Roma per la quale sentiva la vera vocazione. Esordisce in palcoscenico
con la Compagnia Maltagliati-Gassman al Teatro Piccolo di Roma nel 1947 per
trasferirsi l’anno successivo al Piccolo Teatro di Milano sotto la regia di
Giorgio Strehler. Poliedrico nelle sue scelte artistiche, Manfredi passava con
estrema disinvoltura dal teatro impegnato, alla rivista, dalla commedia
musicale, alla televisione ( storica la sua Canzonissima con Delia Scala e Paolo Panelli). Ma il
Cinema è quello che ci lega di più, nel ricordo, alla sua figura di grande attore comico (Totò,
Peppino e la... malafemmina; Carmela è
una bambola; Audace colpo dei soliti
ignoti; Straziami ma di baci saziami…per citarne solo alcuni) e drammatico (In nome del Papa Re; C'eravamo
tanto amati; Pane e cioccolata; Café Express ). Nell’immaginario collettivo il
suo volto rimane indelebilmente legato a quello di Geppetto nello sceneggiato televisivo “Le avventure di
Pinocchio” di Luigi Comencini che lo scelse per “la sua umanità capace di farlo
parlare con un ceppo di legno”. I riconoscimenti alla sua carriera sono
numerosissimi: nove David di Donatello; sette Nastri d’Argento; quattro Globi
d’oro; tre Grolle d’oro, inoltre
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e
Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Il concerto rientra in un programma più ampio e articolato
volto a coinvolgere le scuole, attraverso la proiezione di film, per far conoscere ed apprezzare maggiormente
la figura del grande ciociaro anche ai giovanissimi, un’iniziativa che è nata
otto anni fa grazie a “L’associazione società del cinema Nino
Manfredi” di cui è presidente Gianluca Volpari coadiuvato dal suo vice l’avvocato Nicandro
D’Angelo responsabile dei contatti con gli enti
amministrativi. L’omaggio a Manfredi
è servito come occasione per una carrellata, temporale ed emozionale, delle più famose musiche da film italiane e
straniere, melodie che hanno fatto la storia del Cinema e diventate ormai brani
classici e universalmente conosciuti. I
grandissimi della composizione di colonne sonore si sono alternati in circa due
ore di ascolto e sono stati presentati con la consueta simpatia e
professionalità, nella dovizia di informazioni, da Luigi Di Tofano: Vangelis (Conquista
del Paradiso); Rota ( Amarcord e
Valzer brillante dal Gattopardo); Morricone
( medley dai suoi più noti Western all’italiana); Kenneth Alford (Colonel Bogey March dal film Il ponte sul fiume
Kway); medley dai cartoons americani; il
tema principale e distintivo dei film di James Bond; Bill Conti (Gonna Fly Now da Rocky 1). Ultimo ascolto, non per
importanza, Tanto pe’ cantà, di
Ettore Petrolini (musica) e Alberto Simeoni (testo ), un piccolo gioiello della
canzone dialettale che trova il culmine con l'interpretazione di Nino Manfredi
che, calandosi da "attore" nella parte del personaggio, l'ha
trasformata in un "atto" unico di teatro, limitandosi a cambiare la
parola rincojoniva con rintontoniva ("sennò all'estero non capivano",
disse scherzosamente Manfredi in un'intervista), diventando così un suo segno
riconoscitivo.
L’orchestra che senza interruzioni ha eseguito tutti i brani
di questo programma è stata la Wind Orchestra Musikè diretta dal M° Fabio
Cipriani e dal suo vice M° Amedeo
Maggi. Nata un anno fa come completamento
naturale dell’Associazione Musikè è
composta nella quasi totalità da giovani diplomati al Conservatorio di Frosinone Licinio Refice e deve il suo nome alla
civiltà ellenica in cui il termine mousikè si riferiva ad un ampio circolo di
discipline artistiche come la musica, la tragedia, il canto e la letteratura
che essendo ritenute sacre venivano eseguite quasi esclusivamente nelle feste religiose ed erano destinate ai
ceti più elevati della società. Tale associazione
è nata con lo scopo di continuare a diffondere e sensibilizzare le persone ,
soprattutto le nuove generazioni alle discipline artistiche, promuovendo
incontri culturali e diffondendo l’insegnamento della musica attraverso corsi
con cui si autofinanzia . Seppur giovane grazie all’impegno del M° Cipriani fondatore e direttore artistico, del presidente Antonella Montini, del responsabile amministrativo Danilo Quattrini e alla collaborazione
dei Maestri Amedeo Maggi e Danilo Raponi,
si sta cominciando ad imporre nel panorama culturale locale con eventi come “Voci del Natale”, “Rassegna dei cori
liturgici”, “Concerto dell’Epifania” e “Note della memoria” sulla Shoa. Per la
bravura e il forte impegno, anche sociale, degli orchestrali e del loro Direttore
è auspicabile che i prossimi concerti vengano eseguiti in ambienti più consoni
al suo nutrito organico, per valorizzare la timbrica e l’acustica delle esecuzioni.
L’augurio di chi scrive è che La Wind Orchestra Musikè possa varcare i confini
locali ed affermarsi a livelli nazionali ed internazionali come il più famoso conterraneo a cui ha riservato il
doveroso tributo.
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