ANTONELLA CATINI: "EMERSIONI - QUANDO RIAFFIORA CIO' CHE HAI VOLUTO CELARE"
“Emersioni” è il titolo scelto per il vernissage che
inaugura l’anno artistico del Muef Art Gallery di Roma di cui curatori sono
Roberta Sole e Francesco Giulio Farachi e le emersioni sono quelle di ANTONELLA
CATINI.
Antonella Catini nata
a Pisa, vive e lavora da sempre nella
sua casa studio, a Roma. Laureata in Architettura alla Sapienza, ha iniziato a
dipingere sin da giovanissima, passione coltivata seguendo anche numerosi corsi
di scultura e pittura. Negli anni ha collaborato con noti studi di architettura
fino al 1999 anno in chi decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Sulla
Catini hanno investigato criticamente grandi storici dell’arte, uno tra tutti
Philippe Daverio che di lei ha detto : “…quando pone una materia sopra
l’altra, quando lancia il gesto, genera una lingua che torna a narrare. Sono di
nuovo percepibili i significati. E come nelle lingue parlate, ogni segno
nasconde una seconda opportunità semantica: le sovrapposizioni lasciano intuire
gli strati sotterranei e reconditi, i segreti vengono a galla e l’immagine
torna a formarsi in una nuova sua struttura…” . “I segreti tornano a galla”,
ecco dunque le “emersioni” , quelle dell’anima, dell’io recondito che emerge o,
meglio dire, si manifesta nei colori
violenti, grumosi, in una materia che
copre e svela. Spatolati densi che
creano effetti geometrici che si
trasformano in architetture urbane, o che evocano paesaggi lacustri e fluviali,
lacche cinesi, kimoni giapponesi…fuochi d’artificio esplodenti sulle tele. Il suo è un passaggio inverso
rispetto alla norma arrivando al
figurativo attraverso l’astratto e attraverso una crescita emozionale frutto
anche dei suoi viaggi all’estero e del contatto con altre culture ed
espressioni artistiche, fondamentale il suo incontro con la cultura zen. Ventotto opere di varie dimensioni e di
multiformi evocazioni i cui titoli sono
tutti un richiamo all’interiorità : “ Transiti”, “ I flussi della coscienza”,
“La suggestione del nulla”, “Membrane permeabili”, “Gli occhi dentro”, “Risposte
emozionali”, “L’io duellante”… Un duello non solo di sensazioni, ma di pennellate
decise , di accostamenti cromatici ora arditi, ora morbidi. Uno spazio espositivo , quello del
Muef, che ieri pomeriggio non riusciva più a contenere tutti gli ospiti e gli
amici venuti a testimoniare il loro omaggio all’artista. Una mostra da non
perdere e che chiuderà i battenti il 22 novembre.
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