OLTRE IL CONCERTO
Prosegue ,nel terzo appuntamento con la Settimana Mozartiana
di Terracina, l’approfondimento della figura del grande salisburghese attraverso
il suo carteggio. Dopo il convegno illuminante sul rapporto Da Ponte- Mozart ,
questa sera si è “sbirciato tra la corrispondenza segreta di Mozart” nel
programma che ha visto come protagoniste le sue lettere e la sua musica in
un’alternanza di voce e pianoforte. Per introdurre l’argomento della serata il Prof. Enzo Rosato (membro del direttivo
dell'AMI di Terracina e vicepreside del locale liceo "Leonardo da Vinci”) ha
letto la prima lettera , quella che Mozart scrisse al padre per il suo
compleanno (Mannheim 8 novembre 1777): “Non so scrivere in modo poetico: non
sono un poeta. Non so distribuire le frasi con tanta arte da far loro gettare
ombra e luce: non sono un pittore. Non so neppure esprimere i miei sentimenti e
i miei pensieri con i gesti e con la pantomima: non sono un attore. Ma posso
farlo con i suoni: sono un musicista”.
Iniziano così l’esplorazione della
personalità di Mozart, dei suoi aspetti più nascosti di uomo e musicista e la
conoscenza, attraverso i suoi scritti, della vita sociale e culturale degli
ambienti aristocratici delle corti europee del 1700.Attraverso l’epistolario
noi apprendiamo le impressioni del giovane musicista quando, a Venezia, ancora
quattordicenne, scopre i piaceri delle maschere e della festa; ci stupiamo
della sua indifferenza a Bologna di fronte ad uno dei maggiori idoli del
momento, il cantore evirato Carlo Broschi Farinelli; ma ne apprezziamo anche la
sua ansia di libertà da ogni forma di potere costituito, sia familiare che
politico. Ne è testimonianza la fitta corrispondenza col padre Leopold che
cercava di distoglierlo dalla decisione di abbandonare il suo servizio alle
dipendenze dell’arcivescovo di Salisburgo, Colloredo. Un rapporto quello tra
Leopold e a Amadeus conflittuale di “odio-amore” specie da parte del padre che
richiamava sempre all’ordine e ai suoi doveri
il figlio attraverso un meccanismo malato ed egoistico di ricatto
morale…”e preferisci lasciare il tuo vecchio padre nell’indigenza…a tuo padre
con i suoi 58 anni ben si addice affannarsi per un compenso miserabile e
provvedere con fatica e con sudore al necessario per te e tua sorella… (
Salisburgo 23 febbraio 1778)”. Di contro Wolfgang , mantenendo sempre un alto
rispetto verso il padre, ribadiva, nelle
sue risposte, il profondo bisogno di libertà sia nel lavoro che negli affetti…”
i nobili non possono mai sposarsi secondo i propri desideri e per amore,
bensì solo sempre per interesse…noi
invece povera gente comune non solo dobbiamo scegliere una moglie che amiamo e
che ci ama, bensì possiamo e vogliamo sceglierla proprio così… (Mannheim 7
febbraio 1778)”. Pur essendo consapevole del suo altissimo valore musicale
Mozart era sempre alla ricerca di conferme e di gratificazioni e ne è chiara
dimostrazione la lettera al padre del
primo maggio 1778 da Parigi in cui riferisce di un incontro musicale a
casa della duchessa De Chabot in cui prima di poter suonare dovette aspettare
in una grande stanza gelata priva di camino senza possibilità di scaldarsi,
tuttavia con le dita gelate, il freddo
in tutto il corpo e il mal di testa , suonò ugualmente…” finalmente ho suonato
su quel miserabile, pessimo pianoforte, ma la cosa peggiore che la signora e
tutti quei signori non hanno smesso neppure per un attimo di disegnare….e così
ho suonato per le sedie, la tavola e i muri…Mi dia pure il miglior pianoforte
d’Europa e per, uditori, gente che non capisce niente o che non vuol capire
niente e che non ascolta insieme a me quel che suono, ed io, allora perderò
qualsiasi piacere di suonare…”. Un Mozart
seppure nell’affanno continuo di guadagno…. “Dio! Sono in una situazione che
non augurerei al mio peggior nemico e se lei mio carissimo amico e fratello mi
abbandonasse io infelice e innocente
sarei perduto, insieme alla mia povera moglie ammalata e al mio bambino…(
lettera a Michael Puchberg, Vienna 12 luglio 1789)”, non perde mai la speranza
ed il suo umore gioioso ed affettuoso… “Carissima amatissima mogliettina ho
trovato con somma gioia e piacere la tua lettera…l’opera ( Il Flauto Magico n.d.r.) è stata
rappresentata col teatro pieno e con gli applausi e bis consueti…mi sono
divertito sino alla fine… ( Vienna 8 e 9 ottobre 1791)”, sarebbe morto appena
due mesi dopo! Questi sono i passaggi più significativi di una lettura più
ampia (dieci lettere) interpretata dalla
Prof.ssa Evelina Di Dio (laureata in Lettere Moderne presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, insegnate presso il Liceo Scientifico “Vito
Volterra” di Ciampino, dottorato di ricerca all’Università “Tor Vergata” di
Roma, doppiatrice, attrice, ha lavorato con la Compagnia del Teatro Stabile di
Sardegna e per il Festival di Todi) con la quale ha incantato i presenti. Ogni
lettura è stata intervallata da momenti musicali mozartiani e, precisamente, dalla
Sonata KV358 ( Allegro- Adagio- Molto presto) per pianoforte a quattro mani;
dall’Allegro della Sinfonia KV 550 n.40 e dall’Allegro della Piccola Serenata
Notturna KV 525 nella trascrizione a quattro mani, eseguiti con estrema bravura e sensibilità nel tocco
ed empatia da Catia Rocci (
diplomata in pianoforte e clavicembalo al Conservatorio “Refice” di Frosinone
con M. Clementina Martinez e con Maria Clotilde Sieni, ha partecipato a
numerosi corsi di perfezionamento con insigni musicisti, ha conseguito il
Master di MusicArterapia presso l’Università
di "Tor Vergata" a Roma. Svolge intensa attività concertistica sia in Italia che
all’estero come solista, in formazione cameristica e in duo con la
clavicembalista M.C. Sieni, nel 2006 ha ottenuto il premio “ Vinicio Mancini” e
nel 2007 il diploma d’onore al TIM) e da Federica
Simonelli ( ha iniziato lo studio del pianoforte a sette anni, diplomandosi
brillantemente al Conservatorio “Respighi” di Latina, ha studiato il repertorio
di musica da camera con Velia De Vita e Luisa De Robertis, nel 1996 è stata
invitata al Festival Internazionale di Exeter in Inghilterra, in qualità di
solista ha suonato con l’Orchestra Pontina e l’Orchestra Giovanile di
Saarbrucken in Germania. Recentemente ha registrato ed inciso in video per la Rai ,
attualmente è Presidente dell’Associazione Anxur Musica di Terracina). Anche
questa serata è stata una gradevole conferma
della genialità di Mozart oltre che delle sue grandi qualità umane.
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