IL SECOLO GALANTE ATTRAVERSO LA TAFELMUSIK
E’ calato il sipario sulla Settimana Mozartiana terracinese,
ma prima dell’arrivederci al prossimo anno, l’instancabile Presidente Di
Girolamo ha voluto fare un regalo, a chi con tanto impegno e amore ha
partecipato alla kermesse, con una Tafelmusik tutta volta a ricreare il
soggiorno (1770) a Terracina del genio di Salisburgo. Nulla è stato lasciato al
caso per rendere doveroso omaggio a chi, da secoli, ci permette di godere delle
sue musiche divine. Figuranti in costumi settecenteschi hanno fatto rivivere i
due giorni in cui i Mozart, padre e figlio, hanno soggiornato nella città pontina
prima di riprendere il loro viaggio per Napoli. In Piazza Garibaldi ha sostato
l’antica carrozza dei Mozart, richiamando l’attenzione di cittadini e turisti e dalla quale sono scesi Leopold, Amadeus e due prelati che , in processione, si
sono diretti verso La Corte del Valadier, per l’occasione trasformata
nell’antica locanda della Posta che li ospitò. La Corte del Valadier fu
commissionata al famoso architetto e urbanista romano da Papa Pio VI e
comprendeva, nel contesto del quartiere della Marina che stava sorgendo, la
costruzione di una chiesa e di un convento annesso per la promozione di
vocazioni sacerdotali e l’educazione scolastica dei giovani di Terracina. Oggi è
sede dell’Istituto Professionale di Stato “Alessandro Filosi” PER I SERVIZI
COMMERCIALI, TURISTICI, SOCIALI e ALBERGHIERI i cui studenti e docenti
hanno dato vita ad una gustosissima cena, degna dei ristoranti più stellati,
tutta volta alla riscoperta dei sapori locali e con richiami alla musica mozartiana. La
Tafelmusik è un gradevole e funzionale connubio tra la musica e la tavola,
luogo deputato di riunioni conviviali a carattere enogastronomico. Essa nasce nelle corti e
nelle residenze nobiliari per allietare pranzi e banchetti. La musica agiva da
sottofondo venendo spesso sommersa da un confuso vociare, dagli ordini
imperiosi dei cerimonieri, dai rumori di posate e stoviglie e dagli strilli
delle servette. In Germania fu Telemann uno dei primi compositori a dare vita a
questa consuetudine. Più tardi Mozart inserì nella scena XIII del “Don Giovanni”
una propria Tafelmusik affidandola ad un gruppo di fiati. Esattamente
così è avvenuto ieri sera, nella “Locanda Leporello”, il Quintetto Aquilegia (
Carlotta Raponi-flauto; Emanuela
Scardamaglia-oboe; Andrea
Antonelli-corno; Michele Secci-clarinetto e Mirko Nunziante-fagotto) ha allietato i presenti, tra cui,
graditissimo ospite il M° Wolfgang Leibnitz e consorte, con musiche mozartiane
e canzoni della tradizione napoletana in ricordo del famoso viaggio. Il
quintetto si è alternato con la splendida voce del soprano Lillina Moliterno
accompagnata al piano-tastiera dalle due valentissime Federica Simonelli e
Catia Rocci, già ascoltate in precedenti concerti della rassegna. Un impegno notevole per ricreare le atmosfere
del secolo galante e di ciò bisogna ringraziare caldamente la sapiente e dotta
regia di Bruno Di Girolamo e augurargli buon lavoro a venire e sempre grandi
successi.
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