sabato 23 maggio 2015

IL SECOLO GALANTE ATTRAVERSO LA TAFELMUSIK






E’ calato il sipario sulla Settimana Mozartiana terracinese, ma prima dell’arrivederci al prossimo anno, l’instancabile Presidente Di Girolamo ha voluto fare un regalo, a chi con tanto impegno e amore ha partecipato alla kermesse, con una Tafelmusik tutta volta a ricreare il soggiorno (1770) a Terracina del genio di Salisburgo. Nulla è stato lasciato al caso per rendere doveroso omaggio a chi, da secoli, ci permette di godere delle sue musiche divine. Figuranti in costumi settecenteschi hanno fatto rivivere i due giorni in cui i Mozart, padre e figlio, hanno soggiornato nella città pontina prima di riprendere il loro viaggio per Napoli. In Piazza Garibaldi ha sostato l’antica carrozza dei Mozart, richiamando l’attenzione di cittadini e turisti e dalla quale sono scesi Leopold, Amadeus e due prelati che , in processione, si sono diretti verso La Corte del Valadier, per l’occasione trasformata nell’antica locanda della Posta che li ospitò. La Corte del Valadier fu commissionata al famoso architetto e urbanista romano da Papa Pio VI e comprendeva, nel contesto del quartiere della Marina che stava sorgendo, la costruzione di una chiesa e di un convento annesso per la promozione di vocazioni sacerdotali e l’educazione scolastica dei giovani di Terracina. Oggi è sede dell’Istituto Professionale di Stato “Alessandro Filosi”  PER  I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI, SOCIALI e ALBERGHIERI i cui studenti e docenti hanno dato vita ad una gustosissima cena, degna dei ristoranti più stellati, tutta volta alla riscoperta dei sapori locali e con richiami alla musica mozartiana. La Tafelmusik è un gradevole e funzionale connubio tra la musica e la tavola, luogo deputato di riunioni conviviali a carattere  enogastronomico. Essa nasce nelle corti e nelle residenze nobiliari per allietare pranzi e banchetti. La musica agiva da sottofondo venendo spesso sommersa da un confuso vociare, dagli ordini imperiosi dei cerimonieri, dai rumori di posate e stoviglie e dagli strilli delle servette. In Germania fu Telemann uno dei primi compositori a dare vita a questa consuetudine. Più tardi Mozart inserì nella scena XIII del “Don Giovanni” una propria  Tafelmusik  affidandola ad un gruppo di fiati. Esattamente così è avvenuto ieri sera, nella “Locanda Leporello”, il Quintetto Aquilegia ( Carlotta Raponi-flauto;  Emanuela Scardamaglia-oboe;  Andrea Antonelli-corno; Michele Secci-clarinetto e Mirko Nunziante-fagotto) ha allietato i presenti, tra cui, graditissimo ospite il M° Wolfgang Leibnitz e consorte, con musiche mozartiane e canzoni della tradizione napoletana in ricordo del famoso viaggio. Il quintetto si è alternato con la splendida voce del soprano Lillina Moliterno accompagnata al piano-tastiera dalle due valentissime Federica Simonelli e Catia Rocci, già ascoltate in precedenti concerti della rassegna.  Un impegno notevole per ricreare le atmosfere del secolo galante e di ciò bisogna ringraziare caldamente la sapiente e dotta regia di Bruno Di Girolamo e augurargli buon lavoro a venire e sempre grandi successi.

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