AT FIRST SIGN...FAUSTO ROMA DA LOS ANGELES A FROSINONE
Dai trionfi di Los Angeles, presso l'Istituto Italiano di
Cultura, al bagno di folla alla Villa Comunale di Frosinone, FAUSTO ROMA, con
il suo vernissage (22 gennaio), ha
inaugurato la sesta edizione della rassegna di Arte Visiva Contemporanea. A
salutare il grande artista ceccanese le autorità cittadine, prima tra tutte il
Prefetto Emilia Zarrilli. Trentuno nuove opere, dopo "Le terre del
caffè" e " Sulle tracce del jazz", approda nel capoluogo
"At First Sign", una collezione di acquerelli e acrilici su carta e legno. Fausto Roma non
ha mai abbandonato la sua terra, anche nel periodo di poca visibilità, e questo
è stato "la sua forza" e "il suo vessillo" di uomo-artista
caparbio e ancorato alle sue radici. Una terra, quella ciociara, dalle origini
antichissime, lo testimoniano i ritrovamenti in diversi luoghi nel territorio, come
i manufatti in pietra del Paleolitico inferiore (circa 250.000 anni fa)
rinvenuti in località Selva dei Muli (antico vulcano), i cui monti Lepini altro
non sono che i testimoni di fondali marini e con un capoluogo che deve il suo
nome all'etrusco Frusna "terra irrorata dai fiumi". Un’arcaicità che
è impronta riconoscitiva oltre che simbolo
dell’arte di Roma e di cui la ciociaria è ancora pregna. Un linguaggio
di segni , moderni geroglifici, in una visione quasi fantascientifica di
un’attuale preistoria. Segni neri in un dialogo col colore forte , pur tuttavia
dal tratto sfumato e irregolare. Lasciando totale libertà all’immaginazione,
ecco che i segni si trasformano in occhi, soli, scudi, ruote, pettini, alberi,
erpici…tutti con la valenza di “totem”, come la scultura “L’Albero della Pace”
che troneggia nel quartiere Cavoni , donato alla città dall’artista in
occasione e per rimembranza della
storica visita di Papa Giovanni Paolo II ( 16 settembre 2001). Roma è
artigiano, nell’accezione più alta del termine, dialoga con ogni sorta di
materia, è pittore, scultore, orafo, ceramista, opera nel suo immenso
laboratorio trasformato anche in abitazione per restare sempre in quotidiano e
stretto contatto con le sue creature e con la famiglia che lo segue sempre
fedele nel suo percorso creativo. Artista d’impronta rinascimentale, quindi, in
cui convivono le anime di Leonardo, Cellini, Brunelleschi, Michelangelo! Una
mostra imperdibile che si prolungherà fino al 31 gennaio in un calendario
fittissimo di artisti e appuntamenti tutti curati con amorevole attenzione dal
Prof. Alfio Borghese, che per l’occasione ha annunciato un ulteriore “cadeau”
alla città: la Biennale di Arte Visiva Contemporanea (30 marzo-2
maggio 2016) vero trampolino di lancio verso gli States per gli artisti che parteciperanno e verranno selezionati. La Cultura , anche in tempo di crisi, deve rappresentare un riscatto umano ed economico perché solo attraverso essa l’uomo sarà sempre libero pensatore ed esponente di una società evoluta perché “"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”!
maggio 2016) vero trampolino di lancio verso gli States per gli artisti che parteciperanno e verranno selezionati. La Cultura , anche in tempo di crisi, deve rappresentare un riscatto umano ed economico perché solo attraverso essa l’uomo sarà sempre libero pensatore ed esponente di una società evoluta perché “"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”!