LUIGI CENTRA- QUANDO IL COLORE FA RUMORE
“Quando il colore fa rumore”… una storia lunga una vita,
questo è il titolo della personale di LUIGI CENTRA che si sta svolgendo in questi giorni presso
l’antico Chiostro di Sant’Agostino a Veroli (Fr). Ex convento dei Padri
Agostiniani, ora sede dell’Ufficio Tecnico del Comune, nonché suggestiva sala
espositiva per gli artisti che hanno l'opportunità di far conoscere le loro opere.
Centra, pittore romano, ma ormai verolano di adozione ha esposto in tutto il
mondo anche a scopi benefici . Dopo la tragica esplosione di Chernobyl allestì
una mostra in Ucraina il cui ricavato
andò a favore dei bambini malati del reparto oncologico dell’ospedale di Kiev e
questo è solo un esempio del suo grande impegno sociale che lo ha visto
lavorare anche per la Croce Rossa italiana. Nel corso della sua carriera è stato sempre in
prima linea nelle tante iniziative e ricerche a favore dell’umanità e sull’energia
pulita patrocinate da: Onu, Unesco ed Unicef. Il suo curriculum è la prova che anche un autodidatta può varcare i confini nazionali e
diventare famoso nel mondo. Centra si definisce un nomade e la cronologia dei
suoi viaggi lo dimostra, a partire dal 1968 non si è mai fermato, esponendo in
Germania, Francia, Etiopia, Stati Uniti, Israele, Australia e l’elenco sarebbe
ancora lungo. Una pittura quindi non fine a se stessa , ma mezzo per intenti
più elevati. Una persona dalla grande umiltà e disponibilità tipica di chi
artista lo è veramente nell’anima e non prodotto di un marketing studiato a
tavolino. Con grande semplicità ha spiegato, a chi scrive, che per realizzare i
suoi quadri, tutti di grande formato, ha usato anche lenzuola di corredo, stoffe
di tappezzeria per una maggiore resa
delle sue idee pittoriche che spaziano dalla personalissima rivisitazione della
Pop Art americana al Dripping di cui fu ideatore Jackson Pollock nel lontano 1947. Quadri, quelli di Centra, che catturano l’occhio,
lasciandolo appagato per la ricerca della policromia, per i messaggi che
lanciano attraverso complessi giochi di collage. Complice la struttura del
chiostro che nella sua semplicità di pietra e cotto è il degno contraltare a tanta produzione
artistica. L’8 dicembre 2015 le poste italiane gli dedicano il secondo annullo
postale “Quando il colore fa rumore” .Di lui ha detto Vittorio Sgarbi:
"l’arte di Centra comunica il senso dell’esistenza remota, presente, e
futura", un nomadismo quindi anche intellettuale , segreto di un’eterna
fanciullezza del cuore che in Centra è chiave di lettura delle sue opere e sua
cifra umana. La mostra chiuderà i battenti il 18 settembre.